GIULIO TURCATO
OPERE DISPONIBILI
SUPERFICIE BLU 1966
OLIO E TECNICA MISTA SU TELA
CM. 110 X 111
ARCHIVIO GIULIO TURCATO ROMA
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BIOGRAFIA
Nasce a Mantova il 16 marzo 1912.
Nel 1920 si trasferisce con la famiglia a Venezia, dove segue saltuariamente l'Accademia o piuttosto la scuola del nudo, perchè la famiglia lo osteggiò sempre nella sua scelta artistica.
Nel 1934, durante il servizio militare a Palermo, avverte i primi sintomi di una malattia polmonare che segnerà gran parte della sua esistenza. Nello stesso anno risulta presente alla IV Mostra dell'Artigianato, nell'ambito del gruppo di artisti veneti selezionati dall'ENPI. Nel 1937 si stabilisce a Milano dove, ammalatosi spesso, passa per vari ospedali, riuscendo comunque a realizzare delle prospettive architettoniche per l'architetto Muzio di Milano, ad allestire la sua prima mostra personale e ad entrare in contatto con il Gruppo di Corrente senza aderirvi.
Negli anni 1942-43 insegna disegno in una scuola di avviamento professionale a Portogruaro ed esordisce alla XXIII Biennale con l'opera Maternità. Attilio Podestà commenta: "Nel concorso per opere ispirate al momento attuale è da notarsi ancora: la Maternità di Turcato, che si richiama al Birolli". Si reca saltuariamente a Milano in compagnia di Emilio Vedova.
Nel 1943 giunge a Roma, dove partecipa alla IV Quadriennale e ad una mostra alla Galleria dello Zodiaco, insieme a Vedova, Donnini, Purificato, Leoncillo, Valenti e Scialoja. Nello stesso anno, ancora una personale alla "Campana", e quindi l'inizio di un nuovo capitolo della vita e dell'arte di Turcato: la sua partecipazione alla Resistenza, e dopo la Liberazione, il definitivo trasferimento in città. A partire da questo momento, la sua attività artistica si lega strettamente all'impegno sociale e politico, culminato nell'iscrizione al Partito Comunista Italiano.
Nel 1945 la casa editrice Sandron (Roma) licenzia il volume Interviste di frodo, in cui Marcello Venturosi, annotando alcuni momenti della vita artistica romana, parla anche di Turcato, tracciandone un personale ritratto. Nello stesso anno aderisce alla "Libera Associazione Arti Figurative" e all'"Art Club" di Prampolini e Jarema, concorrendo a gran parte delle iniziative espositive dell'associazione, in Italia e all'estero.
In occasione di una mostra alla Galleria del Secolo di Roma sottoscrive insieme a Corpora, Fazzini, Guttuso e Monachesi un Manifesto del Neocubismo, divulgato da "La Fiera Letteraria" nel 1947.
Alla fine dell'anno si reca a Parigi con Accardi, Attardi, Consagra, Maugeri, Sanfilippo e Vespignani, restando fortemente impressionato dal lavoro di Magnelli, Picasso e Kandinkij.
Il 15 marzo 1947 firma a Roma con Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli e Sanfilippo (insieme ai quali frequenta lo studio di Guttuso in via Margutta) il manifesto Forma, pubblicato in aprile nel primo ed unico numero della rivista "Forma", ove appare anche il suo articolo Crisi della pittura.
Nell'estate dello stesso anno partecipa alla prima mostra del "Fronte Nuovo delle Arti" alla Galleria Spiga: l'esposizione costituisce la sua adesione ufficiale al movimento. In ottobre espone con Consagra, Dorazio, Guerrini e Perilli all'Art club di Roma: la mostra è considerata l'uscita ufficiale di Forma. Con lo stesso gruppo ed il critico Guglielmo Peyrce redige, in novembre, il giornale murale Da Cagli a Cagli per protestare contro il testo di Antonello Trombadori pubblicato nel catalogo della mostra di Corrado Cagli alla Galleria La Palma di Roma.
Numerosi episodi caratterizzano la sua vicenda biografica nel 1948: compie viaggi a Milano e Venezia, in Polonia, e partecipa alla V Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia.
Nel 1949 tiene numerose personali a Milano, Roma e Torino ed il suo dipinto Rivolta (1948) entra a far parte della collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
Nel 1950 soggiorna di nuovo a Parigi, dove ha modo di conoscere Manassier, Pignon e Michel Seuphor. Con opere ispirate a tematiche sociali partecipa alla Biennale di Venezia. L'anno seguente concorre al Premio Taranto ed il suo Piccolo Porto entra a far parte delle collezioni del palazzo del Quirinale.
Nel 1952, con Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Vedova, entra a far parte del "Gruppo degli Otto", promosso da Lionello Venturi, col quale espone alla Biennale di Venezia.
Tiene una personale alla Cassapanca di Roma (11 dipinti), accompagnato in catalogo da un testo di Enrico Prampolini. Partecipa ad una collettiva dedicata al disegno itinerante negli Stati Uniti.
Diviene assistente alla Cattedra di Figura al Liceo Artistico di Roma nel 1953 ed ha una personale al Naviglio di Milano ed interviene al dibattito sul tema Arte Moderna e Tradizione aperto sulle pagine di "Realismo" nel mese di febbraio. Torna alla XXVII Biennale di Venezia con un intenso scritto di Emilio Villa che appare su "Arti Visive".
Nel 1955 Carrieri parla di Turcato nel volume Pittura e scultura d'avanguardia in Italia. Espone alla Quadriennale Romana (la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma acquista un suo Reticolo).
Nel 1956 compie un viaggio in estremo oriente passando per Mosca fino a giungere in Cina, dove in giugno espone insieme a Sassu, Tettamanti, Zancanaro, Raphael e Fabbri alla mostra Cinque Pittori italiani in Cina. Notevole è, nel corso del '57, l'interesse da parte della critica per il suo lavoro e nel '58 la Biennale di Venezia ordina una sua sala personale, comprendente undici lavori introdotti in catalogo da Palma Bucarelli.
Nel 1959 Giulio Carlo Argan e Nello Ponente considerano il suo lavoro in Arte dopo il 1945 ed è presente alla seconda edizione di Documenta a Kassel. Insieme ad altri artisti decide di non partecipare alla Quadriennale romana per protestare contro l'organizzazione e gli organi direttivi che la presiedono e, durante un'intervista, spiega i motivi della sua decisione. Firma un articolo intitolato Conformismo: pigrizia mentale, apparso nel mese di maggio sulle pagine di "Arte Oggi", in cui parla delle posizioni assunte dalla pittura contemporanea.
A partire dal 1960 espone con Novelli, Perilli, Dorazio, Consagra, Bemporad, Giò e Arnaldo Pomodoro nell'ambito delle rassegne intitolate Continuità, promosse in diverse gallerie italiane da Giulio Carlo Argan.
Nel '60 ha una mostra insieme ad Ajmone e Dova alla Bottega d'Arte di Livorno, ed un suo scritto appare nel volume Crack. Due personali, una alla New Vision Centre Gallery di Londra ed un'altra al Canale di Venezia, si svolgono nel corso del '62, durante il quale Gillo Dorfles parla del suo lavoro nel libro dedicato alle Ultime tendenze nell'arte d'oggi.
Nel 1963 Emilio Villa torna ad occuparsi di lui presentandone la personale alla Tartaruga di Roma. Stipula inoltre insieme a Dorazio, un contratto con la Galleria Marlborough di Roma e festeggia l'avvenimento regalandosi un viaggio a New York come semplice turista.
Nel 1964 si unisce in matrimonio con la cineasta romana Vana Caruso, espone alla Scaletta di Catania ed al Segno di Roma.
L'anno dopo partecipa alla Quadriennale di Roma vincendo il premio della Presidenza del Consiglio, ed è convocato per la prima rassegna celebrativa dedicata a Forma 1.
Nel 1966 Maurizio Calvesi ne "Le due avanguardie" e Maurizio Fagiolo in "Rapporto 60" parlano della sua pittura, mentre Nello Ponente cura il testo che accompagna la sua sala personale alla Biennale di Venezia, in cui compaiono, tra le 13 opere esposte, diverse gommapiuma.
Nel 1969 è a Francoforte, dove, in occasione di una personale alla Main Galerie D.I.V., Werner Haftamann ripercorre alcune tappe della sua carriera artistica nel corso di una conferenza. Negli anni settanta la sua attività espositiva si intensifica: ha personali da Boni Schubert a Lugano e da Grafica Romero a Roma; nel '72 ha una sala personale alla Biennale di Venezia. S'avvia, al contempo, quel processo di "storicizzazione" della sua opera inaugurato idealmente dalla monografia Giulio Turcato che Giorgio de Marchis licenzia nel 1971, la prima in assoluto nella bibliografia dell'artista.
Nel 1973 la città di Spoleto gli dedica una prima mostra antologica, curata da Giovanni Carandente, seguita a distanza di un anno da un'altra, più vasta, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Il 24 febbraio 1984 si inaugura presso il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano la mostra Giulio Turcato.
Partecipa alle rassegne storiche dedicate a Forma 1 a Bourg-en-Bresse e a Darmstad (1987).
È presente nuovamente alla Biennale di Venezia, ospitato nella sezione intitolata Opera Italiana (1993).
In seguito ad una crisi respiratoria, muore a Roma il 22 gennaio 1995.
Giulio Turcato mostre ed esposizioni personali selezionate
1945
Galleria d’Arte San Marco, Roma, Savelli e Turcato
1947
Galleria la Cassapanca, Roma, novembre 1947, a cura di Enrico Prampolini;
Galleria del Naviglio, Milano;
Pietro Consagra e Giulio Turcato, Galleria del Pincio, Roma;
Savelli e Turcato, Galleria d'Arte San Marco, Roma;
Galleria del Secolo, Roma;
Vetrina di Chiurazzi, Roma
1949
Consagra, Corpora, Turcato, Galleria del Secolo, Roma, a cura di Palma Bucarelli;
Galleria La Giostra, Asti;
Galleria del Naviglio, Milano;
1950
Galleria del Secolo, Roma;
XXV Biennale di Venezia, Venezia;
Galleria del Pincio, Roma, Pietro Consagra e Giulio Turcato
1951
Galleria La Cassapanca, Roma, novembre, a cura di E. Prampolini
1952
Galleria La Cassapanca, Roma, , a cura di E. Prampolini
1953
Galleria del Naviglio, Milano
1955
Galleria La Tartaruga, Roma;
Galleria del Grattacielo, Milano
1956
Galleria L’Indiano, Firenze;
Galleria del Grattacielo, Milano
1957
Galleria La Tartaruga, Roma
1960
Galleria del Grattacielo, Milano
1961
The New Vision Centre Gallery, Londra;
Galleria d’Arte il Canale, Venezia
1962
Galleria La Tartaruga, Roma;
Galleria - Libreria Bürdecke, Zurigo
1963
Galleria Il Quadrante, Firenze
1964
Galleria La Scaletta, Catania;
Galleria Il Segno, Roma;
La Polena Galleria d’Arte Moderna, Genova
1965
Galleria del Naviglio, Milano;
Galleria Marlborough, Roma;
Galleria Il Segno, Roma, Genesi: collages 1959-1965
1967
Galleria Arte d’Oggi, Pescara;
Galleria d’Arte Le Muse, Bologna;
Galleria d’arte l’Indiano, Firenze;
Galleria Arco d’Alibert, Roma
1968
Galleria del Naviglio, Milano;
Galleria Il Punto, Torino;
Studio G 30, Parigi;
Galleria Alfieri, Venezia, Giulio Turcato: dipinti di quest’anno;
Galleria al Ferro di Cavallo, Roma;
Libreria dell’Oca, Roma, Opere grafiche di Giulio Turcato;
Galleria Arco d’Alibert, Roma;
Galleria Regis, Calice Ligure
1970
Galleria Boni+Schubert, Lugano;
Galleria Stamperia del Foglio, Roma;
Galleria Il Segnapassi, Pesaro;
Galleria Il Centro, Napoli;
Galleria d’Arte Moderna La Sfera, Milano;
Studio d’Arte Arco d’Alibert, Roma, Giulio Turcato: opere recenti;
Galleria Giovio, Como, 23 settembre-9 ottobre;
Galleria Schubert, Milano;
Grafica Romero, Roma;
Galleria Futura 1, Modena;
Galleria Il Segno, Torino;
Galleria diArte Nanni, Bologna, Opere di Turcato
1971
Galleria Il Segnapassi, Pesaro, Mostra di olii, collegaes e grafiche di Giulio Turcato;
Galleria Michelangelo, Bergamo, Omaggio a Turcato;
Galleria La Cornice, Latina;
Galleria Paolo Barozzi, Venezia;
Centro d’Arte Il Nettuno, Bologna;
Centro d’Arte La Bussola, Cosenza;
Galleria Paolo Barozzi, Milano;
Galleria Martano Due, Torino;
Studio Sant’Andrea, Milano;
Galleria La Seggiola, Salerno;
Galleria Duomo, Piacenza;
Galleria Sinibaldi, Cagliari
1972
Galleria La Gradiva, Firenze;
Galleria Il Salotto dell’Arte, Como;
Studio Cortina, Pescara;
Galleria Editalia-Qui Arte Contemporanea, Roma;
Galleria Il Segno, Roma, Giulio Turcato: itinerari;
Galleria Il Capricorno, Venezia;
Galleria Rizzardi, Milano;
Galleria d’Arte Pier della Francesca, Arezzo;
Square Gallery, Milano;
Galleria La Sirenella, Sorrento;
Galleria Nuovo Carpine, Porto Cervo;
Studio Hermes, Roma;
Galleria Il Pozzo, Città di Castello
1973
Il Cerchio Galleria d’Arte, Milano, Omaggio a Giulio Turcato;
Galleria de Il Giorno, Milano;
Palazzo Ancaiani, Spoleto (festival dei due mondi), Giulio Turcato: opere dal 1954 al 1973;
Grafica Romero, Roma
1974
Galleria I Diamanti, Pescara-Incontri con l’Arte Comntemporanea in dodici gallerie di Pescara, Pescara;
Circolo Artistico Palazzo delle Prigioni Vecchie, Venezia;
Palazzo delle Esposizioni, Roma;
Galleria Editalia-Qui Arte Contemporanea, Roma, Il segno di Turcato;
Galleria Ravagnan, Venezia
1975
Studio Latronica, Todi;
Galleria L’Ancora, Roma, Giulio Turcato: 30 opere;
Galleria Nuovo Sagittario, Milano;
Galleria d’Arte Merini Sette, Varese;
Galleria La Gradiva, Firenze
1976
Galleria 9 Colonne, Trieste;
Galleria Nuovo Sagittario, Genova;
Miralli Galleria d’Arte, Bagnaia (VT) ;
Castello Svevo, Termoli, Maria Simon-Giulio Turcato;
Galleria Il Pilastro, Milano;
Galleria Colasanti, Roma;
Galleria Coltellacci, Roma
1977
Galleria Panchieri, Rovereto;
Galleria d’Arte Moderna Il Coscile, Castrovillari (CS) ;
Galleria Ferretti, Viareggio;
Galleria Linea 70, Verona, Strutture, gouaches e acquetinte di Giulio Turcato;
Istituto Italiano di Cultura, Il Cairo;
Galleria Contini, Roma;
Galleria Fontanella Borghese, Roma;
Galleria Ravagnan, Venezia
1978
Galleria d’Arte Torbandena, Trieste, Omaggio a Turcato;
Istituto Italiano di Cultura, New York, Giulio Turcato: paintings and constructions;
Frankfurt Westend Galerie, Francoforte
1979
Numero Sette d’Arte Attuale, Napoli, Luminescenze di Giulio Turcato;
Museo d’Arte della R.S. di Romania, Istituto Italiano di Cultura, Bucarest;
Galleria Charlton, Roma
1980
Musée de l’Athénée, Ginevra;
Agenzia d’Arte Moderna Sprovieri, Roma, Giulio Turcato: la pittura come azione interiore;
Galleria La Fontaine, Viterbo;
Galleria Cà d’Oro, Roma, Gioielli di Giulio Turcato;
Galleria Il Segno, Caserta;
Galleria Il Milione, Milano
1981
Galleria Cesarea, Genova;
Galleria Planetario (pitture) e Bastione Veneto al Castello di S. Giusto (Le Libertà), Trieste;
Istituto Italiano di Cultura, Bucarest;
Auditorium S. Lorenzo, Cento (Ferrara);
Studio Soligo, Roma;
Galleria d’Arte Emilio Mazzoli, Modena, Giulio Turcato: Intuizione... oltre lo spettro
1982
Loggetta Lombardesca, Ravenna;
Galleria De Amicis, Firenze;
Galleria Cesarea, Genova;
Galleria De Crescenzo, Roma;
Galleria l’Osanne di Nardò;
Circolo Artistico Iterarte, Bologna;
Il luogo delle immagini del segno della scrittura, Roma
1983
Tiperti-Tamara De Luigi Arte Contemporanea, Rimini;
Il Millennio Galleria d’Arte, Roma, Giulio Turcato: 34 acquerelli recenti;
La Panchetta, Bari;
Galleria Anna D’Ascanio, Roma, Turcato: opere dal 1948 al 1955;
Studio Dossi, Bergamo;
Schloss Gracht am Mittwoch, Colonia;
Nathan Silberberg Fine Arts Gallery, New York
Istituto Italiano di Cultura, Museo di Herzilya, Tel Aviv, Mostra grafica di Giulio Turcato;
Artequattro, Firenze, Giulio Turcato: cangiante arancio/rosso/cobalto/viola, 5 opere del 1983;
Palazzo della Provincia, Sala dei Leoni, Messina, Turcato: quadri di una esposizione 1947-1983
1984
Nathan Silberberg Gallery, New York;
Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC), Milano;
Galleria Sorrenti, Novera;
Ente Provinciale per il Turismo, Reggio Emilia
1985
Staatsgalerie Moderner Kunst, Monaco;
Galleria Il Ponte, Roma;
Banco di Roma, Roma;
Studio Ghiglione, Genova
1986
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
Studio Cavalieri, Bologna, marzo
Galleria La Nuova Città, Brescia
Arte Duchamp, Cagliari, Giulio Turcato: opere 1975-1985
Arco d’Alibert, Roma
Maurizio Carraini Arte Contemporanea, Mantova
Gallerie Anna d’Asscanio, dell’Oca, Sprovieri, Agenzia d’Arte Moderna
Roma, Giulio Turcato: dagli anni ’50 alle opere recenti;
Galleria d’Arte Lo Spazio, Portogruaro, Turcato: opere 1970-1982
1987
Studio Longobardi, Cividale del Friuli;
Accademia dei Comodi, Pinacoteca, Rovigo;
Galleria Nuovo Spazio, Lurate Caccivio (Como);
Galleria Bello Sguardo, Cagli;
Massimo Minini, Brescia, Giulio Turcato: opere recenti
1988
Gian Enzo Sperone, Roma;
Galleria Mazzocchi, Parma;
Studio Erreci Arte Contempopranea, Benevento
1989
Centro Culturale d’Arte Bellora, Milano;
Sperone Westwater Gallery, New York, Giulio Turcato: blu oltre;
Succursale Fiat, Pescara, Il viaggio cosmico di Giulio Turcato: assemblages, gommepiume, strutture dal 1963 al 1986;
Incontri d’Arte, Salerno:Corso Vittorio Emanuele, Galleria La Bottegaccia;
Il Catalogo, Galleria La Seggiola, Giulio Turcato, Per / Corso
1990
Galleria Bergamini-Diarte, Milano, Giulio Turcato: “cangiante” 1989;
Studio d’Arte Beniamino, San Remo, Turcato: invento il colore;
Castello Cinquescentesco, L’Aquila;
Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia;
Saletta d’Arte Viviani, Pisa
1992
Galleria Editalia-Qui Arte Contemporanea, Roma, Turcato: cangianti 1986-1991;
Galleria Mara Coccia, Roma, Mutazioni;
Galleria Planita, Roma, Carla Accardi e Giulio Turcato: 10 opere dal 1954 al 1974;
Galleria d’Arte Banchi Nuovi, Roma, Giulio Turcato: vedendo
1995
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, Omaggio a Giulio Turcato
1999
Galleria Santo Ficara, Firenze, Giulio Turcato: Percorsi Illuminati;
Galleria Paola Verrengia, Salerno, Giulio Turcato: Opere su carta 1945-1986;
Galleria Il Castello, Milano, Turcato
2000
Galleria Anna D’Ascanio, Roma, Giulio Turcato: Opere inedite e rare;
Galleria Fuoricentro, Roma, Turcato
2001
Galleria d’Arte Anna Osemont, Albissola Marina (SV), Giulio Turcato
2002
Galleria La Permanente, Milano, Giulio Turcato
2003
Galleria Il Ponte, Firenze, Giulio Turcato: La pelle della pittura
2004
Galleria Guidi, Genova, Giulio Turcato, Opere scelte;
Galleria d’Arte Marchetti, Roma, Piccolo ricordo di Turcato;
Galleria Giorgio Ghelfi, Verona, Turcato: Opere 1949-1990;
Arco d’Alibert, Roma, Turcato: Oltre lo spettro
2005
Galleria d’Arte L’Incontro, Chiari (BS), Turcato, indocile libertà;
Mazzoleni Galleria d’Arte, Torino, Turcato: opere scelte 1948-1992;
Galleria Santo Ficara, Firenze, Carla Accardi e Giulio Turcato: opere su carta
2006
Galleria Arte 92, Milano, Giulio Turcato – Cangianze;
Galleria d’Arte Contemporanea, Villa Poma (MN), Giulio Turcato – Il potere magico del colore, opere anni 1940-1980;
Galleria d’Arte Contemporanea De Crescenzo e Viesti, Roma - Giulio Turcato, un percorso antologico;
Galleria Emmeotto, Roma – Turcato, la libertà oltre la regola
2007
Palazzo Vecchio, San Gemini, Giulio Turcato – Mostra antologica, XXXIV Giostra dell’Arme;
Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna” ed Ex-Aurum, Pescara, Giulio Turcato: la forma del fuoco
2009
Galleria Anna d’Ascanio Roma, Giulio Turcato - Due
2010
Galleria Mucciaccia Roma, Giulio Turcato Metamorfosi
2012
Macro Roma, Giulio Turcato - STELLARE
2015
Galleria Edieuropa Roma, Turcato intorno a Turcato
2016
Camec - La Spezia, Giulio Turcato – Dalla forma poetica alla pittur di superficie. Opere scelte dal 1945 al 1991.
2017
Galleria Il Ponte Firenze, Giulio Turcato “Inventare gli spazi”
2019
Galleria Biasutti & Biasutti Torino, Giulio Turcato – L’emozione del colore
2021
Galleria Marchetti Rona, Giulio Turcato – Colori Mai visti